L’isola di Gozo tra sole, mare e cultura
Secondo l’Odissea di Omero, Ulisse rimase a Ogigia, oggi Gozo, per ben sette anni, prigioniero neanche tanto recalcitrante della bellissima ninfa Calipso.
Credo di aver capito perfettamente come abbia fatto Ulisse a perdere la cognizione del tempo su quest’isola meravigliosa, tra antichi villaggi di pescatori, baie silenziose e templi megalitici.
Perdersi tra le stradine dell’antica Cittadella (anche denominata Kastell) è facile, passeggiando tra il dedalo di stradine strette costruite in pietra globigerina, sulle quali le piccole e sparute botteghe si affacciano per vendere prodotti locali. Eppure, come ho sempre detto, qualche volta perdersi è la cosa migliore che possa capitarci, se si vuol cogliere l’essenza di un posto nuovo.
Ciò che aspetta i visitatori sui bastioni delle mura è probabilmente impossibile da descrivere con mere parole.
Gozo è un’isola dai colori forti e accesi. Il giallo della pietra della cittadella, il blu del mare, l’entroterra punteggiato da fattorie bianche, la sabbia arancione di Ramla Bay.
La visuale dall’alto di Rabat è magnifica: una vera cartolina di Malta, con tanto di bandiera bianca e rossa che sventola fiera, issata sul pennone più alto.
A Gozo c’è sempre una sorpresa dietro l’angolo, e per questo è bene tenere sempre gli occhi aperti. Dalle colorate gallarija ai pittoreschi locali del centro, dalle deliziose porte colorate a quelli che sembrano piccoli giardini nascosti tra i vicoletti di pietra gialla. Sbarcare a Gozo è davvero come fare un salto indietro nel tempo.
L’area forse più conosciuta è Dwejra, di grande interesse naturalistico. Qui si trovava la famosa Finestra Azzurra, scelta dalla HBO come sfondo per il matrimonio tra Daenerys Targaryen e Khal Drogo nella pluripremiata serie televisiva “Il Trono di Spade”.
Una forte mareggiata ha spazzato via buona parte del meraviglioso arco naturale, ma ciò non ha intaccato minimamente il fascino di quest’area. Le scogliere a picco sul mare blu regalano infatti una vista spettacolare della baia.
Il colpo d’occhio, risalendo dietro la chiesetta, è incredibile: sotto di voi il Blue Hole, una laguna di acqua marina collegata al mare aperto tramite una grotta sommersa di 50 metri, molto amata dai sub. Sulla destra la parete di roccia che un tempo era la Finestra Azzurra. A sinistra la Rocca del Generale, uno scoglio sul quale si credeva nascessero funghi dalle proprietà miracolose (in inglese, infatti, è definita “Fungus Rock”).
Ora capite anche voi come mai Ulisse non si è accorto del passare del tempo?
I contrasti di Gozo sono forse ancora più evidenti a Ramla Bay, famosa per il particolare colore della sabbia. Una tonalità che risulta dorata quando è asciutta, e arancione, quasi rossastra, quando è bagnata.
Le acque turchesi sono ricche di coloratissimi pesciolini e tutto intorno la vallata offre la possibilità di fare trekking lungo incantevoli percorsi naturalistici, immersi nella rigogliosa vegetazione.
Tra le rocce, una grotta nella quale i maltesi credono che Calypso tenesse Ulisse, raggiungibile a piedi mediante un percorso facile lungo un vialetto sabbioso.
Chissà, forse solo Ulisse si “perderebbe” qui volentieri per tanti anni: a me sono bastati pochi giorni per innamorarmi di Gozo!