Malta, una storia millenaria tutta da scoprire
Oggi interrogazione di storia! E Malta di storia alle spalle ne ha parecchia. Dal 5.000 avanti Cristo a oggi, l’arcipelago ha ricoperto un ruolo fondamentale nella storia del Mediterraneo.
Si può dire infatti che la storia di Malta sia la storia stessa del Mediterraneo, delle sue culture e tradizioni.
Le prime testimonianze della presenza dell’uomo nell’arcipelago sono datate intorno al 5.200 avanti Cristo. Secondo gli esperti si trattava di una civiltà notevolmente evoluta e con grandi capacità tecniche e tecnologiche. Risalgono infatti a questo periodo alcune straordinarie opere architettoniche che ancora oggi è possibile ammirare a Malta, come i templi di Ggantjia a Gozo, considerati i più antichi monumenti preistorici esistenti al mondo, e l’Ipogeo di Hal Saflieni a Paola.
Questa civiltà esaurì il proprio ciclo vitale intorno al 2.500 avanti Cristo per ragioni tuttora misteriose.
Intorno al 750 avanti Cristo l’arcipelago venne colonizzato dai fenici e divenne un importante punto di transito per i commerci del Mediterraneo. Nel 480 Malta cadde sotto l’influenza dei cartaginesi ed ebbe inizio un importante sviluppo dell’agricoltura.
In seguito alle guerre tra Cartagine e Roma, nel 218 Malta passò sotto il controllo di quest’ultima. Fu questo uno dei periodi più importanti della storia dell’arcipelago. Il naufragio di San Paolo nel 60 dopo Cristo portò il cristianesimo a Malta. L’eredità di Roma è ancora oggi ben visibile in alcune opere architettoniche come la Villa Romana e le catacombe nei pressi di Mdina e Rabat.
La scissione dell’impero romano alla fine del quarto secolo si tradusse in una progressiva perdita di importanza strategica di dell’arcipelago, che cadde sotto la dominazione araba. I berberi portarono a Malta una nuova lingua, nuove tecniche di irrigazione e nuove colture.
Durante il Medioevo, con l’ascesa dei normanni, Malta divenne un’appendice della Sicilia. Questo periodo corrispose a un generale impoverimento sociale e culturale, bilanciato dall’emergere della nobiltà di Mdina e dalla costruzione di splendidi palazzi che ancora oggi è possibile ammirare per le strade della città del silenzio.
In seguito all’unificazione della Spagna nel 1479, l’imperatore Carlo V donò l’arcipelago ai Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni. Fu l’inizio di un’epoca di straordinaria crescita e benessere, che riportò Malta al centro del Mediterraneo attirando nel corso dei secoli successivi gli interessi delle potenze straniere. Nel 1798 l’esercito di Napoleone conquistò per breve tempo l’arcipelago, obbligando la popolazione a rifugiarsi all’interno delle mura delle città. Fu in questa circostanza che la marina britannica venne chiamata in soccorso e, a partire dal 1800, Malta divenne parte della sfera d’influenza di Londra.
Nel secolo e mezzo che seguì l’arcipelago giocò un ruolo strategico per gli interessi britannici nel Mediterraneo, in particolare durante la prima e seconda guerra mondiale. La popolazione dimostrò un grande eroismo e coraggio durante i conflitti, pagando un prezzo elevato in termini di vite umane e danni materiali.
Nel 1964 Malta ottenne l’indipendenza dal Regno Unito, che mantenne un presidio militare fino al 1979.
Nel maggio 2004 Malta è entrata a far parte dell’Unione Europea, e nel 2008 ha adottato l’euro.
Nel 2018 Valletta è stata nominata Capitale Europea della Cultura.
Oggi Malta guarda al futuro con la consapevolezza di una storia millenaria, la storia del Mediterraneo e delle sue molteplici anime.