Underground Valletta, alla scoperta dei sotterranei della capitale di Malta
Underground Valletta è il nuovo interessantissimo sito culturale gestito da Heritage Malta che apre finalmente al pubblico. Un’importante novità che accresce l’offerta di attrazioni a disposizione dei turisti in visita alle isole maltesi.
Gli spazi sotterranei di Valletta, il cui accesso al pubblico è stato inaugurato lo scorso novembre, rappresentano un corpus di cunicoli risalenti all’epoca in cui la capitale maltese fu fondata sul Monte Sciberras dai Cavalieri Ospitalieri dell’Ordine di San Giovanni, a seguito della loro vittoria contro gli Ottomani nel 1565. Originariamente questi spazi furono costruiti allo scopo di creare pozzi e cisterne di stoccaggio, per poi tornare prepotentemente in auge negli anni della Seconda Guerra Mondiale quando divennero rifugi dove i maltesi si nascondevano durante i raid aerei.
I Cavalieri utilizzavano l’area ipogea di Valletta per scopi militari e per lo stoccaggio del grano, ma i tunnel erano essenziali anche per altri due motivi cruciali: accumulare riserve d’acqua e poterla drenare. Entrambi questi utilizzi erano vitali per la sopravvivenza della città sotto assedio, ma lo furono ancor di più in tempo di pace. L’approvvigionamento idrico dato dagli spazi sotterranei a Valletta è stato utilizzato solo una volta durante un assedio: quando i maltesi si ribellarono ai francesi, neo-conquistatori delle isole, giunti a Malta durante la Campagna del Mediterraneo condotta da Napoleone Bonaparte. I maltesi accerchiarono gli invasori all’interno delle mura di Valletta chiudendo loro l’approvvigionamento d’acqua tramite l’acquedotto, ma i francesi poterono comunque utilizzare i milioni di litri d’acqua immagazzinati nelle cisterne sotterranee della città.
Molti anni dopo, durante la Seconda Guerra Mondiale, Malta fu bombardata con oltre 17.000 tonnellate di esplosivo: fu quella l’occasione in cui il dedalo di gallerie sottostanti Valletta si sviluppò ulteriormente, divenendo un prezioso rifugio antiaereo. In migliaia vi trascorsero le notti stipati e privi di servizi igienici dignitosi e di cibo sufficiente, spinti dalla speranza che un altro raid sarebbe presto finito. La costante presenza umana in quel periodo è oggi testimoniata da alcuni dettagli che raccontano di un insediamento di persone che cercava di ristabilire quel minimo di quotidianità in una situazione così drammatica. Tra i cunicoli si possono infatti osservare alcuni pavimenti piastrellati che ricordano il tinello di una casa o piccoli luoghi di culto con raffigurazioni della Vergine Maria scolpite sulle pareti.
Grazie a Heritage Malta, il pubblico ha ora l’opportunità di vivere Valletta, Patrimonio UNESCO, in modo ancora più completo e apprezzare alcuni aspetti della sua storia che in passato potevano essere trascurati.
L’ingresso a Underground Valletta (Valletta Sotterranea) è in St John Square, a destra della Concattedrale di San Giovanni. I tour guidati della durata di 40 minuti sono disponibili il lunedì, il mercoledì e il sabato e permettono l’accesso ad un massimo di 12 persone alla volta. Il costo del biglietto è di € 15 ed è acquistabile sul sito di Heritage Malta.
In attesa di visitare di persona Underground Valletta, domenica 26 dicembre andrà in onda su Italia 1 una speciale puntata dedicata a Malta di Freedom – Oltre il Confine che vedrà Roberto Giacobbo dedicare un servizio alle bellezze della Valletta Sotterranea.