Cittadella e la sua antica prigione a Gozo
Oggi vi portiamo al fresco con una visita guidata alla prigione di Gozo, una delle testimonianze più genuine della storia moderna di Malta. Se durante la vostra vacanza a Malta volete scoprire come si comportavano i Cavalieri dell’Ordine più turbolenti, il posto giusto è senza dubbio la prigione di Gozo, situata all’interno della Cittadella.
Per lungo tempo l’arcipelago è stato utilizzato come luogo di esilio. Nel 610 l’imperatore bizantino Eraclio I mandò in esilio a Malta il figlio Atalarico e il nipote Teodoro perché accusati di cospirazione.
In particolare Gozo divenne in breve tempo il luogo dove venivano condotti i membri dell’Ordine accusati di reati. La prigione di Gozo divenne così il centro di detenzione principale dell’arcipelago.
Pensata come parte integrante del tribunale della Cittadella, la prigione venne costruita nel 1548 a partire da un preesistente ingresso rettangolare.
La struttura comprende sei grandi celle con volte ad arco al piano terra, a cui si aggiungono tre celle sotterranee in cui venivano reclusi i criminali più pericolosi. Intorno al blocco centrale si sviluppano ampi corridoi e un piccolo cortile.
La prigione ospitava un numero piuttosto esiguo di condannati, con pene che andavano dai pochi mesi fino a un massimo di dieci anni. I registri dell’epoca indicano un continuo andirivieni di detenuti per crimini che andavano dal duello fino all’omicidio.
Tra gli ospiti illustri della prigione di Gozo figurano diverse persone di spicco dell’epoca, come ad esempio Jean Parisot de La Vallette, fondatore di Valletta, condannato a quattro mesi di detenzione nel 1538 per aggressione.
La vita quotidiana all’interno della prigione è testimoniata dai centinaia di graffiti ancora oggi visibili sui muri delle celle e sui pavimenti. Navi, impronte di mani, croci, nomi, numeri e calendari a scandire il passare del tempo.
Le condizioni igieniche erano decisamente buone per l’epoca. I detenuti dovevano fare il bagno tutte le mattine, radersi tutti i sabati e cambiare le lenzuola tutte le domeniche.
Tutte le settimane era prevista una visita medica, mentre i detenuti malati venivano visitati tutte le mattine.
Tutte le domeniche veniva celebrata la Messa, mentre le visite di parenti e amici erano permesse una domenica al mese.
Anche il vitto non era poi così male. Il lunedì, venerdì e sabato il menù prevedeva formaggio o merluzzo e olive, mentre il martedì, giovedì e sabato carne di bue o di maiale, sempre accompagnato da pane, caffè e latte.
Periodicamente i detenuti venivano coinvolti in lavori pubblici, come la pulizia delle strade. Nel 1820 vennero arruolati per la pulizia delle rovine preistoriche di Ggantija.
La prigione di Gozo è stata chiusa nel 1904 e, dopo un attento lavoro di restauro, è stata riaperta al pubblico nel 1996 offrendo uno spaccato straordinario della storia moderna di Malta.