Malta, cultura millenaria nel cuore del Mediterraneo
Se consideriamo l’estensione territoriale di Malta, 316 km2, sorprende immaginare la quantità di attrazioni archeologiche e architettoniche disseminate sull’arcipelago.
Le isole maltesi, grazie alla loro collocazione nel cuore del Mar Mediterraneo, sono state luogo di passaggio per una grande quantità di popolazioni che nel corso dei millenni qui vi hanno trovato un porto sicuro ed un luogo accogliente e florido lasciando in eredità un vasto patrimonio culturale.
La storia maltese è antichissima e sviluppa le sue vicende lungo un periodo di oltre 7000 anni, narrando imprese di grande rilievo storico, sin dall’epoca megalitica di cui si trovano ancora abbondanti e straordinarie tracce. Diffusi su tutto il territorio della Repubblica Maltese, i templi megalitici ne sono un esempio. Collocabili in un periodo storico compreso tra il 3600 a.C. ed il 2500 a.C., molti di questi siti sono tutt’oggi visitabili e sei di questi sono stati raccolti in un corpo unico di beni classificati come Patrimonio Unesco dell’Umanità.
© Daniel Cilia
I templi che ne fanno parte sono Ġgantija sull’isola di Gozo, tra le strutture autoportanti più antiche al mondo, Skorba, Tarxien, Ħaġrat, Ħaġar Qim e Mnajdra – questi due collocati a poca distanza l’uno dall’altro e posti in un luogo estremamente suggestivo sulla costa meridionale di Malta.
Il territorio maltese vanta anche altri due beni classificati come Patrimonio Unesco e tra questi è annoverato uno dei luoghi più misteriosi dell’arcipelago: l’Ipogeo di Ħal-Saflieni. Un intricato complesso sotterraneo di cunicoli e anfratti interamente scavati a mano con una tale maestria che sembra di trovarsi in un luogo eretto in superficie e i cui reperti più antichi rinvenuti risalgono al 4000 a.C. Inizialmente utilizzato come tempio, fu successivamente convertito in necropoli, rappresentando oggi il tempio sotterraneo più antico al mondo.
L’intera capitale Valletta, infine è oggi un bene protetto dall’Unesco. Una città con un territorio di meno di 1 Km², che data la densità di attrazioni presenti, è facile definire come uno scrigno ricolmo di gioielli.
Città simbolo del periodo dei Cavalieri Ospitalieri dell’Ordine di San Giovanni, Valletta conserva anche alcuni capolavori del pittore Caravaggio, egli stesso nominato cavaliere quando raggiunse le isole in fuga dall’Italia. Il titolo gli fu conferito a seguito dell’esecuzione di uno dei suoi quadri più rappresentativi, la Decollazione di San Giovanni Battista, oggi custodita nella Co-cattedrale cittadina e tutt’ora la tela più grande mai rinvenuta dell’artista e l’unica che abbia firmato.
Il grande valore aggiunto di una città storica come Valletta è oggi la sua capacità di evoluzione, anche in termini architettonici, che pur adeguandone il profilo con un stile contemporaneo, non ha intaccato l’animo e la struttura originale.
Gli interventi che si sono susseguiti negli ultimi anni hanno preservato il retaggio culturale di questo luogo, pur rinnovandone lo skyline: ne sono un esempio i nuovi musei come il Museo Nazionale di Arte Moderna MUŻA, gli interventi firmati da Renzo Piano e tutti i grandi lavori di ristrutturazione eseguiti a seguito della nomina di Valletta Capitale Europea della Cultura 2018.