Imparare l’inglese a Malta: il diario di Chiara
Malta è una destinazione perfetta per imparare l’inglese! L’arcipelago offre infatti oltre 40 istituti per l’insegnamento riconosciuti a livello internazionale in grado di soddisfare tutte le esigenze, da chi si avvicina per la prima volta alla lingua a chi intende migliorare il proprio business English. Inoltre, nonostante le sue dimensioni ridotte, Malta è un paese cosmopolita dove la vita quotidiana parla inglese. Senza contare i numerosi eventi internazionali in programma tutto l’anno.
Se siete interessati a imparare l’inglese a Malta di seguito potete leggere il bellissimo racconto di Chiara, vincitrice del Facebook contest Inglese al Sole, organizzato da Malta Tourism Authority. Buona lettura!
È iniziato tutto con un click.
È iniziato con un click ed è finito con una splendida vacanza.
Mi chiamo Chiara e mi è bastato un click per partecipare e, anche se ancora non ci credo, vincere, il concorso L’Inglese al Sole organizzato dall’Ente del Turismo di Malta. La mia vincita comprendeva il soggiorno a Malta e un corso di inglese di una settimana.
Sono partita da Milano sabato 16 febbraio 2013, era una giornata cupa e piovosa. Sono arrivata a Malta e splendeva il sole, e la temperatura era primaverile: è stato un toccasana per il mio umore!!
Dopo essermi sistemata nel mio appartamento (ebbene si, un appartamento tutto mio!), riservato per me nella scuola d’inglese ClubClass, sono uscita in esplorazione, imbracciando la mia guida turistica. Sono scesa a Paceville (che sarebbe presto diventata meta delle mie serata in compagnia dei miei futuri nuovi amici), ho raggiunto il mare, e ho camminato in direzione di Valletta, sino ad arrivare ad ammirarla dal lungomare di Sliema.
La mia passeggiata è stata sorprendente: il paesaggio era meraviglioso, il clima splendido (anche se un po’ ventoso) e la gente molto cordiale. Ho adorato Spinola Bay, con le sue imbarcazioni colorate e i suoi balconi in legno. E vedere Valletta alla luce del tramonto è stato molto emozionante. Non me l’aspettavo così imponente.
La domenica sono partita per un tour sull’isola di Gozo. Autobus e traghetti sono frequenti e comodi, anche la domenica, per cui non ho avuto nessun problema a raggiungere l’isola. Questo viaggetto mi ha permesso, oltre a vedere le meraviglie di Gozo, anche di scoprire la costa sud di Malta, che alterna zone selvagge a zone costruite ad hoc per i turisti. Insomma: ce n’è per tutti i gusti.
Il lunedì è iniziato il corso di inglese, e da lì in avanti le mie giornate sono decisamente migliorate. Al test di ingresso ho avuto occasione di conoscere quelle che poi sarebbero diventate le mie compagne di viaggio: Francesca di Roma, Bea dalla Spagna, Elena dalla Russia, Valeria dalla Germania e Maho dal Giappone. Sin dal primo giorno abbiamo stretto amicizia e ci siamo avventurate insieme in giro per la città.
Abbiamo visitato insieme St Julian, Sliema e soprattutto Valletta. Le nostre mattinate erano impegnate dal corso di inglese, per cui per visitare la capitale ci sono voluti due pomeriggi. Durante il primo abbiamo ammirato l’Auberge de Casteille de Leòn et du Purtugal, la Concattedrale di St. John (solo dall’esterno), Palace Square, i bellissimi balconi di Republic Street e soprattutto gli Upper Barraca Gardens, che offrono una splendida vista sulla città vecchia.
Il pomeriggio successivo, sono tornata da sola, per vedere l’interno della Concattedrale di St. John e soprattutto per vedere il quadro di Caravaggio esposto al suo interno. Il contrasto tra l’esterno e l’interno della Cattedrale è stato sorprendente: fuori ha uno stile molto semplice, in pietra, mentre l’interno è barocco, in completo contrasto con la semplicità dell’esterno. Il quadro di Caravaggio mi ha emozionata. Sono stata contenta di essere tornata per vederlo.
La visita a Valletta è stata l’occasione per approfondire la sua storia e, soprattutto la storia dell’Ordine dei Cavalieri di Malta e delle Crociate, ma non solo. Ho imparato molte cose e trovo che oltre ad essere molto bella, Malta abbia una storia molto affascinante e complessa, nonostante le sue ridotte dimensioni.
Naturalmente, non ho solamente fatto la turista, mi sono anche goduta qualche bella serata in compagnia delle mie nuove amiche, e dei miei nuovi amici, nei locali di Paceville. Un locale dietro l’altro, pieno di luci, di ragazzi e di musica…e di cibo! I locali sono molto carini, e la gente molto disponibile, per cui è molto semplice fare amicizia. E in ogni angolo c’è una festa.
Anche il corso di inglese è andato molto bene. Nonostante un po’ di timore iniziale (sarò in grado di capire? Mi ricorderò qualcosa della grammatica inglese? Come saranno i miei compagni di classe?), mi sono trovata benissimo, sia con i compagni di classe che con l’insegnate. Le lezioni si svolgevano dal lunedì al venerdì, per quattro ore al giorno, l’insegnate che seguiva la mia classe è riuscita a mettermi subito a mio agio e ho molto apprezzato il suo modo di insegnare e allo stesso tempo di farci giocare con la grammatica. È stato bello tornare sui banchi di scuola dopo più di dieci anni ed è stato bello ricordare com’era avere da fare solo i compiti per il giorno successivo e poi avere tempo il resto del tempo da godersi in libertà.
E in un attimo è arrivato il 23 febbraio, e con lui l’ora della partenza. La sera prima del mio ritorno a casa, le mie amiche hanno organizzato una bellissima cena in mio onore a base di tortillas di patate e altre leccornie. Anche se siamo state insieme per meno di una settimana, mi è dispiaciuto doverle lasciare.
Tornare a casa è stato strano, vuoi perché a Milano c’era la neve, mentre a Valletta, neanche a dirlo, splendeva il sole e la temperatura era di 20 gradi, vuoi perché l’esperienza maltese è stata bellissima e intensa, sia perché l’isola è bella e ha una storia affascinante, sia perché ho conosciuto persone indimenticabili.
Spero di poter tornare presto, sia perché vorrei vedere tutta quella parte dell’isola che non sono riuscita a visitare, per motivi di tempo, e soprattutto perché i suoi colori i suoi paesaggi e la sua gente mi sono rimasti nel cuore.