I templi megalitici di Malta, un tuffo in un passato lontano
Ogni anno prima di Natale, con la mia compagna ci regaliamo un week end in una meta europea. Quest’anno la scelta è ricaduta su Malta.
Per quanto Malta sia conosciuta soprattutto per le sue spiagge e l’animata vita notturna, l’isola offre molto di più: storia, cultura e non poco misticismo.
Ed è quest’ultimo aspetto che ha richiamato la mia attenzione mentre cercavo informazioni e qualche chicca nascosta su quesa terra unica. In particolare sono stato attratto dai famosi Templi Megalitici, complessi preistorici dichiarati oggi patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Da sempre sono affascinato dai misteri dei templi antichi e ho avuto la fortuna di visitare alcune delle principali meraviglie del mondo, ma non conoscevo nel dettaglio la storia e le origini dei Megaliti di Malta. Avevo sempre sentito parlare del famosissimo Stonehenge e non immaginavo che i siti maltesi fossero di ben 1.000 anni più antichi dei megaliti inglesi. Ho deciso così che sarebbero stati una tappa immancabile del nostro mini tour dell’isola.
Tra Malta e Gozo ci sono ben sette siti archeologici. Noi abbiamo scelto di visitare due dei più famosi, Hagar Qim e Mnajdra, si trovano sulla costa sud occidentale di Malta a 500 metri di distanza l’uno dall’altro.
Per raggiungerli decidiamo di prendere il bus N°74 al terminal di La Valletta. L’escursione si fa da subito interessante, il breve viaggio è il giusto prestesto per scoprire parte dell’isola circondata da un paesaggio meraviglioso quasi bucolico. Si passa per piccoli villaggi che sembrano disabitati e che ricordano per certi versi un’Italia di oltre 30 anni fa.
Scesi dal Bus, veniamo subito avvolti da un’atmosfera magica e ci fermiamo qualche istante a contemplare la lunga distesa di mare che ci si presenta davanti. Ci dirigiamo verso la biglietteria dove acquistiamo l’ingresso per i Templi più l’utilissima audioguida, disponibile anche in italiano e perfetta per conoscere meglio i diversi aspetti di questa interessante visita. Si parte con un breve filmato in 4d che ci catapulta in una realtà virtuale alla scoperta della storia dei siti. Un modo piacevole per entrare in contatto con il luogo, divertente anche per i più piccoli.
Si passa poi al museo, dove approfondiamo la conoscenza dei materiali utilizzati e dei reperti archeologici ritrovati all’interno dei templi, attualmente custoditi nel Museo Archeologico di La Valletta. Tra questi spicca una particolare statuetta di una donna dalla forte corporatura, che rappresenterebbe la Grande Dea della fertilità.
La visita ai Templi Megalitici inizia con il complesso di Hagar Qim, un’incredibile costruzione con imponenti massi che arrivano a pesare anche 20 tonnellate.
Mentre gli occhi si perdono davanti a questa antica struttura e ascolto la voce dell’audioguida, con la mente vengo proiettato a 6.000 anni fa, mi sento un po’ Alberto Angela e cerco di comprendere in che modo sia stato possibile realizzare un‘opera del genere.
Le teorie sono diverse, si parla di popolazioni di giganti, di opere aliene o dell’uso di sofisticate tecniche di costruzione. Resta comunque un mistero capire come una popolazione preistorica abbia potuto spostare e modellare massi così enormi.
Una leggera brezza mi riporta con la mente alla realtà e ci dirigiamo verso l’altra struttura, il tempio di Mnajdra, percorrendo un suggestivo sentiero con vista sul mare.
Il punto di forza di Mnajdra è sicuramente la sua posizione, su una scogliera a picco sul mare. Ma ciò che mi ha veramente impressionato, ancora di più rispetto a Hagar Qim, è la perfetta circolarità degli interni.
Proprio per via della sua posizione si pensa che Mnajdra potesse funzionare come osservatorio astronomico e difatti i templi sono stati realizzati in modo da far si che i raggi del sole illuminassero l’interno delle strutture durante i giorni di solstizio ed equinozio.
La presenza di pietre a forma di altare fa anche pensare che i templi fossero adibiti allo svolgimento di riti e cerimonie.
In definitiva è stata una meravigliosa esperienza, confermata dal fatto che la sera mentre sorseggiavamo un ottimo vino maltese (altra sorpresa dell’isola) non abbiamo fatto altro che parlare di questa magica giornata, per la felicità della mia compagna molto preparata sull’argomento e felicissima di raccontarmi le antiche credenze e i diversi aspetti storici.
Se come me amate perdervi nelle antiche rovine, i Templi Megalitici sono una tappa obbligatoria durante un tour di Malta. Si raggiungono facilmente con auto a noleggio o con i mezzi pubblici, la visita richiede circa 2 ore ed è un’esperienza che vi rimarrà nel cuore, nonché un vero gioiello per gli instagrammer e gli amanti della fotografia.