Malta, l’arcipelago delle buone maniere
Chi non ha mai sentito chiamare Malta anche col nome di Isola dei Cavalieri?
La storia dell’arcipelago e quella dei Cavalieri Ospitalieri dell’Ordine di San Giovanni Battista, sono in effetti legate a doppio filo, giacché proprio sulle isole i Cavalieri di San Giovanni si insediarono nel 1530.
Quando pronunciamo la parola cavaliere è facile inoltre pensare a qualcuno con un rigido codice di condotta, o che si ispira ad un ideale di vita basato sui principi di etica, coraggio, professionalità, ma anche ad una persona gentile, così come viene narrato nella vasta letteratura dedicata alle gesta cavalleresche.
Quando i Cavalieri arrivarono a Malta e portarono con loro i propri valori, che comprendevano la difesa dei più deboli, la lealtà, ma non solo: in quel periodo sulle isole furono costruiti i palazzi sontuosi di cui le città monumentali maltesi sono ancora oggi costellati ricordandoci i fasti dell’epoca. Alcune delle attrazioni più famose risalgono a quel periodo glorioso: Valletta con luoghi iconici come la Concattedrale di San Giovanni e i celebri Auberge, le Tre Città che si affacciano sul Grand Harbour di fronte alla capitale, la splendida città di Mdina, e le numerose ville appartenute ai Gran Maestri, continuano a campeggiare nell’arcipelago, ricordando quanto la storia dei Cavalieri abbia permeato questa terra.
Eccetto che per un breve periodo di egemonia francese, da terra dei Cavalieri, l’arcipelago passò quasi direttamente sotto l’Impero britannico, di cui Malta entrò a far parte ufficialmente nel 1814.
Il governo inglese nominò Conti, Baroni e Marchesi, titoli che si aggiunsero alle famiglie nobili già esistenti sin dall’epoca normanna e che già ben servirono l’ordine dei Cavalieri. Il protocollo nobiliare si radicò ancora di più tra le usanze locali.
Oggi tutta questa eleganza si può rivivere con attività in puro British Style come il ricco afternoon tea in luoghi sontuosi come Palazzo Parisio o in alcune caffetterie storiche. Per assaporare un assaggio della vita quotidiana del tipico nobile maltese, vi consigliamo di visitare Casa Rocca Piccola, da sempre proprietà dei Baroni de Piro e oggi diventata una casa museo in cui si trovano stanze piene di monili ed oggetti appartenuti alla famiglia.
Anche la Regina Elisabetta II ha vissuto a Malta tra il 1949 e il 1952 dove, sebbene senza sottostare alla rigida Royal Etiquette di corte, fu comunque circondata da nobili e membri dell’alta società con cui amava organizzare pic nic nei giardini di eleganti residenze, come quello di Villa Guardamangia, dove Elisabetta risiedeva e si dedicava personalmente a piccoli lavori di giardinaggio.
Vi ricordate di Monsignor Della Casa, autore di un celebre volume sul galateo? Ebbene, egli scrisse “Non ci si deve limitare a far le cose buone, ma occorre sforzarsi a farle anche belle”. Non pensate anche voi che Valletta, città fondata da un Gran Maestro, con la sua eleganza e bellezza indiscussa, descriva perfettamente questo concetto?
Nella capitale maltese tuttora si respira un’aria signorile d’altri tempi.
Valletta è oggi un perfetto mix di antico e moderno, oltre a restare comunque il punto ideale di partenza per esplorare il resto dell’arcipelago alla ricerca delle esperienze più esclusive, testando qui e là i servizi di accoglienza più lussuosi e personalizzati sempre circondati da un clima mediterraneo piacevole tutto l’anno.
Ora che sai tutto sul perchè possiamo considerare Malta “l’arcipelago delle buone maniere” partecipa al contest e prova a vincere una copia del libro “Le regole delle Buone Maniere” di Samuele Briatore, presidente dell’Accademia Italiana del Galateo, tra i massimi esperti in Italia di buone maniere.