Arrampicare a Malta, un’intervista a Massimo Cappuccio
Terra di mare, cultura, sole e…rock climbing. In pochi forse lo sanno, ma Malta è oggi una delle mete preferite dai climbers di tutta Europa.
Le temperature miti tutto l’anno, la grande quantità di roccia e di pareti adatte a tutti i livelli e la facilità negli spostamenti fanno delle isole dell’arcipelago una delle destinazioni per chi vuol praticare questa disciplina.
In occasione di un suo recente lavoro con dei climbers maltesi abbiamo deciso di intervistare Massimo Cappuccio, fotografo professionista e appassionato di arrampicate, che ci ha raccontato del suo viaggio a Malta e del perchè le isole dell’arcipelago possono riservare grandi sorprese per chi decide di venire ad arrampicare nel cuore del Mediterraneo.
Cominciamo dal tuo recente viaggio a Malta: com’è il clima sull’arcipelago in questo periodo, è possibile arrampicare?
Direi che a Malta il clima è ottimo 12 mesi l’anno. In questo periodo si può godere al massimo di tutte le falesie esposte a sud, nelle belle giornate si può arrampicare in t-shirt e pantaloncini, proprio come è successo a me la scorsa settimana (a febbraio ndr). Naturalmente può capitare la giornata ventosa o con la pioggia, per fortuna ci sono delle grotte con pareti strapiombanti che rimangono asciutte, o si fanno pochi chilometri per trovare un posto più riparato.
Se ti riferisci alla situazione del covid, c’è da prendere le solite precauzioni, mascherina etc, e cmq per l’arrampicata non è un grosso problema, si è sempre all’aria aperta e si riesce a tenere molto facilmente la distanza di sicurezza.
Sappiamo che hai girato diverse location tra Malta e Gozo, qual è quella che ti ha colpito di più e per quale motivo?
Conoscevo già Malta, ma girando per le falesie insieme ai locals ho avuto modo di vedere alcuni angoli veramente magnifici. Sicuramente la costa sud di Malta mi è piaciuta tantissimo, dove ci sono i settori Red Wall, Blieqa e Garden of Eden, per intenderci è la zona dove c’è Blue Grotto. Invece non ero mai stato a Gozo e mi ha impressionato tanto, ho visto l’arco di pietra di Wied Mielah con il mare in tempesta e mi ha lasciato a bocca aperta, veramente un bel posto. E poi i settori dove c’è Tower of Power, credo possano rappresentare una grande attrattiva per climbers di ogni livello, tante vie, ottima roccia e ambiente suggestivo.
Il tuo lavoro ti porta spesso a fotografare professionisti del mondo del climbers, una disciplina che per la sua versatilità sta prendendo sempre più piede anche nei grandi centri urbani. Pensi che Malta possa essere un buon punto di partenza per chi pratica questa disciplina?
Sono tanti gli ingredienti che rendono speciale un posto o che lo possano rendere una “destination five star”, e credo Malta e le sue isole, abbia tutte le carte in regola. Ha innanzitutto la materia prima, e cioè tanta roccia e tanti itinerari, gli itinerari sportivi sono ben attrezzati (ricordiamoci che siamo sul mare, e qui è necessario avere le protezioni in titanio o in acciaio marino), credo che il Malta Climbing Club stia facendo un buon lavoro di manutenzione, e spero per loro siano supportati economicamente per affrontare le grandi spese necessarie.
Secondo punto Malta è un isola turistica e ha quindi tutte le infrastrutture necessarie ad accogliere i climbers viaggiatori. Il clima come detto prima, è bello 12 mesi l’anno e si può sempre scalare. Se poi si vuole pensare all’arrampicata indoor, allora bisogna contare su un grande centro sportivo che possa realizzare una parete d’arrampicata artificiale. L’investimento non è da poco, ma potrebbe avere delle ricadute economiche non indifferenti; posti di lavoro, aumento dei frequentatori e soprattutto possibilità di ospitare gare internazionali, quest’ultimo capitolo aprirebbe tante altre vie di sviluppo dell’arrampicata.
Malta è un’arcipelago piccolo in cui le distanza sono brevi, questo permette di organizzare una vacanza a base di sport, ma anche di dedicarsi, nel tempo libero, alla cultura e al divertimento. In questa occasione o i passato hai avuto modo di visitare Malta? Cosa ti ha colpito di più dell’arcipelago?
Come dicevo prima, Malta ha tutte le carte in regola per diventare una top destination. Oltre a quanto elencato nella risposta precedente, Malta ha un fascino unico dal punto di vista storico e culturale. Personalmente amo viaggiare, anche se è un viaggio di solo arrampicata, in luoghi che sappiano raccontare la propria storia.
Già l’arrivo nel porto della Valletta è impressionante, tra le fortificazioni murarie e le cupole delle chiese in alto sui promontori. Mi è piaciuto vagare tra le stradine delle tre antiche città, respirare la storia e immaginare il periodo d’oro dei Cavalieri dell’ordine di San Giovanni. Forse i giovani preferiranno luoghi affollati e la vita notturna delle località più alla moda, personalmente ho preferito alzarmi prima dell’alba per vedere il sorgere del sole sul mare, o camminare in piena notte tra i vicoli deserti. Ero già stato a Malta, ma dopo questo viaggio mi sono ripromesso di tornarci già questa primavera per conoscere altri angoli di questo incantevole arcipelago.
Come fotografo professionista cosa ti affascina di più delle isole dell’arcipelago?
Credo che nelle isole ci sia un mix, di natura e cultura, ad alto potenziale che difficilmente ti fa protendere verso uno stile o una scelta. In quanto climber e fotografo d’azione sono fortemente attratto dagli scenari naturali e da chi pratica sport in questi ambienti. Qui il mare è onnipresente e gli orizzonti sembrano infinitamente più profondi. E poi la luce forte e dura sulle rocce a picco sul mare fa sembrare tutto un immensa cartolina illustrata. In questo contesto scenografico così potente, anche una semplice camminata sulla scogliera diventa una foto d’azione da urlo.
Mi affascina molto il rapporto tra le comunità di climbers e il loro ambiente, vedere le diverse predisposizioni d’animo. Chi vive in un’isola tende ad avere una visione diversa da chi vive sul continente, e questo può essere uno spunto molto interessante per un futuro progetto fotografico.
Grazie per le bella intervista Massimo, ti aspettiamo di nuovo presto a Malta.