Curiosità e storia sul maltese, la lingua del Mediterraneo
Durante il vostro viaggio a Malta vi siete imbattuti nella curiosa lingua parlata dalla popolazione locale? Ecco, quella è la lingua maltese!
Il maltese è essenzialmente l’esito di contaminazioni tra varie lingue.
Tutte le lingue sono frutto di contatti, ma il maltese è particolare perché nasce dalla fusione di tre famiglie linguistiche: quella semitica, quella romanza e quella germanica. Il maltese parlato oggi a Malta è, in effetti, l’esito del confluire di elementi di diversa provenienza in un arco di tempo di circa 1000 anni di storia, che corre parallelo alle vicende storiche e alle trasformazioni della lingua locale.
Posta nel cuore del Mediterraneo, Malta nel corso dei secoli non ha avuto solo contatti con i suoi vicini, ma anche con tutte le potenze marinare che attraversavano il canale di Sicilia.
L’esito di questo avvicendarsi di popolazioni nell’Arcipelago è evidente nella struttura del lessico odierno: il 32% è di origine araba colloquiale; il 53% è di origine siciliana e italiana e il 6% è di origine inglese
Il maltese di oggi è lo specchio degli scambi tra gli abitanti e le genti che nei secoli sono sbarcate sulle isole, un territorio così ridotto (27 km per 14 km) da costringere rapporti intensi tra governati e governanti.
Il dato demografico a Malta e Gozo ha un peso determinante sull’evoluzione della lingua. In mille anni, infatti, ha portato il numero degli abitanti da 5.000 ai circa 415.000 di oggi, anche a causa dell’arrivo, nel tempo, di nuovi cittadini, soprattutto dalla Sicilia, dall’Italia in generale, dalla Francia e dalla Spagna, come testimoniano anche i cognomi in cui è possibile imbattersi oggi sulle isole.
Queste trasformazioni demografiche hanno necessariamente mutato la lingua locale, influenzata dal contatto stretto e costante con la lingua dei nuovi arrivati. Di conseguenza la storia della lingua maltese rappresenta il caso particolare di una lingua “minoritaria” a livello internazionale (anche se maggioritaria nell’isola) capace di convivere e, anzi, di sopravvivere alle lingue “maggiori”, ovvero più diffuse e prestigiose a livello internazionale, ma parlate da una minoranza colta e elitaria: l’arabo classico (870-1248), il latino, il siciliano (1090-1530), l’italiano (1530-1936) e l’inglese (dal 1800 a oggi).
L’italiano venne introdotto dai cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, resistendo quale lingua ufficiale anche nel periodo britannico, difeso dai colti che lo ritenevano la loro “lingua” (alta) da anteporre all’anglicizzazione totale. Ad oggi l’italiano è ancora molto parlato sulle isole e uno dei motivi, oltre all’elevato numero di italiani che popolano l’arcipelago, sono i programmi televisivi italiani che a Malta hanno sempre avuto un folto seguito.
Il processo di standardizzazione del maltese iniziò nel Settecento (con la produzione di grammatiche, dizionari, opere letterarie, e testi scolastici) e si è concluso nel 1934 diventando lingua ufficiale. Nel 2004 ha avuto la sua consacrazione internazionale con l’adesione all’Unione Europea che lo ha riconosciuto come una delle sue lingue ufficiali.
Per apprezzare l’unicità della lingua maltese bisogna inserirla nel quadro delle altre isole del Mediterraneo, come la Corsica, la Sardegna, Elba, Capri, Pantelleria, Lampedusa e Djerba, che non hanno avuto lo straordinario sviluppo demografico di Malta.
Solo a Malta l’idioma locale gode dello status di lingua ufficiale, usata regolarmente malgrado l’esiguità della comunità che lo parla: basta ricordare i due quotidiani locali di una quarantina di pagine ciascuno, i tre canali televisivi maggiormente seguiti e la ventina di stazioni radiofoniche, e la produzione editoriale di centinaia di titoli all’anno. Tutti in maltese. Anche gli atti notarili si redigono in maltese, che è la lingua dei processi legali e dei dibattiti parlamentari.
A scuola la metà delle materie s’insegna in maltese e l’altra metà in inglese, gli avvisi istituzionali e commerciali sono bilingui, in maltese e in inglese, la corrispondenza con gli uffici pubblici e perfino il bancomat e Google offrono la scelta tra le due lingue ufficiali.