A Malta in bicicletta alla scoperta delle isole
Prendi un volo low cost da Pescara, un bel ponte di Sant’Ambrogio e il piacere di poter “pedalare all’estero”. Per visitare (gran parte di) Malta in bici ci sono bastati due giorni, più un terzo a piedi dedicato esclusivamente alla capitale Valletta.
Negli ultimi anni abbiamo girato diverse località italiane in sella ad una bicicletta, ma il cicloviaggio a Malta si è rivelato qualcosa di sorprendentemente nuovo e straordinario. In questo piccolo arcipelago, nel cuore del Mediterraneo, abbiamo toccato con mano una storia millenaria ancora oggi palpabile. Si è pedalato così tra antichi resti romani e fenici, tra i luoghi simbolo della dominazione araba e tra gli altri simboli della più recente influenza britannica. Un ponte tra oriente e occidente, in cui si mescolano lingue e culture vicine e lontane.
In quest’elastico culturale, la vera e propria difficoltà (da un punto di vista ciclistico) è stata quella di adattarsi alla guida a sinistra. Superato il “trauma” e percorsa la prima rotonda in senso opposto, è stata un’esperienza in discesa… seppure non manchino le salite!
La preparazione
Abbiamo scelto come campo base la città di Bugibba, nella baia di Saint Paul, parte nord-ovest dell’isola. Bugibba, facilmente raggiungibile dall’aeroporto internazionale di Malta tramite bus di linea (linea X3, il biglietto d’inverno costa solo 1.5€,2€ d’estate), si è rivelata una postazione strategica. Da qui, abbiamo potuto girare il territorio di Malta senza avere dietro valigie e altri carichi pesanti. Abbiamo così tracciato una sorta di percorso a “otto rovesciato”, in cui ogni sera ci è stato possibile tornare al nostro campo base di Bugibba, ben al caldo. Per l’occasione siamo stati ospiti dei gentilissimi signori Mark and Ildiko, in un semplice ma confortevole appartamentino nel centro città.
A Bugibba, per l’esattezza ad Eco Bikes Malta, abbiamo noleggiato le bici (due ottime Mountain Bike marca B-Twin) che ci hanno accompagnato durante il nostro viaggio. Matteo, che non ha nascosto le sue origini italiane, è stato super disponibile, dotandoci inoltre di tutto l’equipaggiamento necessario per il viaggio: caschetti, camere d’aria di ricambio, pompetta e catene di sicurezza.
Riassunti i preamboli organizzativi, possiamo quindi descrivere l’itinerario.
- Giro dell’isola di Malta. 80km circa
Il primo giorno ci si è persi nel cuore dell’isola. Scenari tipici del Mezzogiorno italiano si mescolano ad elementi arabi e britannici, per un’unica tavolozza di emozioni e sensazioni. Ad aiutarci anche una giornata piuttosto tiepida, quasi primaverile, seppure ventilata. Pedaliamo da nord a sud-est tagliando per le Victoria Lines e Mdina fino alle ventilate Dingli Cliffs.
Le Victoria Lines sono una serie di fortificazioni militari erette sopra l’altopiano centrale dell’isola. Una sorta di piccola Muraglia Cinese ben visibile dalla strada. Consigliamo di fermarsi in prossimità della chiesetta Our Lady Hodegetria Chapel per scattare qualche foto dell’ex complesso difensivo e del bel panorama circostante. Scopriamo poi che questa muraglia è attraversabile anche a piedi. Un’occasione mancata che ci appuntiamo di non perdere in una futura avventura a Malta.
Mdina, seconda tappa del viaggio, è invece il cuore culturale dell’isola, non a caso è l’antica Capitale. Qui una sosta a piedi è più che d’obbligo. Da visitare con calma tutto il centro storico attorniato dalle mura. Nel reticolo di vicoli di Mdina non perdiamo la bellissima Cattedrale barocca, l’arcata di ingresso (Mdina Gate) anch’essa barocca e la terrazza panoramica sui bastioni. Durante la sosta ci rifocilliamo con una manciata di pastizzi, fugaci prelibatezze locali.
Dopo qualche chilometro arriviamo alle succitate scogliere di Dingli. Qui la storia fa spazio agli scorci panoramici. Abbiamo scavallato il punto più alto dell’isola (poco più di 200 metri sul livello del mare) e siamo quindi sulla frastagliata costa meridionale. Ce la beviamo in un cocktail di curve mozzafiato a picco sul Mediterraneo, fino al porto Birzebuggia, tranquillo villaggio di pesca.
Lì vicino da non perdere anche il villaggio di Marsaxlokk. La risalita verso nord è un salto nella civiltà e, purtroppo, nel traffico. Si attraversa il fitto reticolato urbano che circonda la capitale La Valletta, nostra meta per il terzo giorno. Ad aiutarci alcune piste ciclabili che rendono meno impervia e rischiosa la pedalata. Ne veniamo fuori giusto pochi minuti prima del tramonto, mirando il nostro campo base di Bugibba, la baia di St.Paul e nuovi orizzonti da sfogliare il giorno dopo.
- Giro di Gozo & Popeye Village, 70 km circa
Il secondo giorno di avventure partiamo di buona lena da Bugibba per raggiungere il terminal di Cirkewwa, distante una decina di impegnativi chilometri. Qui ci attende il traghetto che ci porterà a Gozo, la seconda isola dell’arcipelago maltese. 15 minuti di mare e siamo catapultati subito in un mondo nuovo, per quanto comunque maltese. Si sbarca nella bella Mgarr e in soli 11km (che diventano anche di più tra una deviazione e l’altra) si raggiunge l’estremo opposto dell’isola dove ha sede il sito naturale più bello di tutto l’arcipelago maltese: Dwejra, con le sue falesie scolpite dal vento e la riserva.
A metà di questo percorso ci si ferma nel capoluogo, Victoria Ir-Rabat, per una passeggiata tra i sinuosi vicoli del centro e la gloriosa Cittadella, la roccaforte. Dalla fortezza, che non è visitabile se non a piedi, si domina praticamente l’intera isola. Dal capoluogo pedaliamo quindi fino alle propaggini occidentali, per ammirare le scogliere di Dwjera, meravigliose sculture naturali rese ancora più suggestive dal mare agitato di dicembre.
Più a nord ci sarebbero anche siti archeologici e altri spettacolari panorami costieri che il mal tempo e le poche ore di luce non ci hanno concesso di godere appieno. Tornati a Malta dedichiamo gli ultimi chilometri allo spicchio ovest di isola che ancora ci sfugge. Ci imbattiamo, nonostante il freddo, tra i sali e scendi di Melleha. Qui ha sede un curioso Villaggio di Braccio di Ferro. Si tratta di un parco di divertimenti a tema, ricavato da un set cinematografico.
Non è possibile entrare, anche perché arriviamo ben oltre l’orario di chiusura, ma è possibile ammirarlo dall’alto: una vista più che curiosa! Gli ultimissimi chilometri li passiamo attraversando scenari deliziosi e inconsueti, resi ancora più suggestivi dal tramonto. Torniamo non senza fatica al solito campo base di Bugibba.
Il nostro viaggio in bicicletta a Malta è terminato, ma non la nostra esperienza maltese. L’ultimo giorno lo dedichiamo per una visita a piedi di Valletta, la piccola quanto affascinante capitale di Malta. Forti della nostra esperienza consigliamo di lasciarsi Valletta a parte e non inserirla all’interno dell’itinerario (per noi è stata una scelta vincente!).
By Slowride Cicloturismo.
Siamo Gianpiero e Irene, dal lunedì al venerdì professionisti nell’ambito innovazione digitale, nei weekend e nei festivi cicloviaggiatori accaniti (dal 2016). CI piace andare alla scoperta del mondo in bicicletta, esplorare e creare sempre nuovi itinerari e goderci il meglio del turismo lento, tra un borgo, una pausa gastronomica e tanta tanta natura.