Le architteture di Malta alla Biennale di Architettura di Venezia
Due talentuosi architetti maltesi, Andreas Vella (26 anni) e Nigel Cini (27 anni), sono stati selezionati per partecipare alla 19ª edizione della Biennale di Architettura di Venezia, una delle più prestigiose manifestazioni al mondo dedicate all’architettura. Il loro progetto, intitolato CUT – Unlocking Space in Dense Cities, sarà esposto dal 10 maggio al 23 novembre 2025 a Palazzo Mora, nell’ambito della mostra TIME SPACE EXISTENCE.
Al centro della loro proposta c’è una riflessione profonda su uno dei temi più pressanti per l’urbanistica maltese: l’impatto della densificazione edilizia sulle storiche Urban Conservation Areas (UCA). Queste zone, caratterizzate da edifici bassi e pittoreschi, si trovano oggi schiacciate tra grattacieli moderni e alti fino a dieci piani, spesso senza una pianificazione armonica o una visione a lungo termine.
L’installazione CUT propone una soluzione tanto provocatoria quanto pragmatica: “tagliare” orizzontalmente gli edifici fronte mare al livello del terzo piano, per creare un corridoio pubblico continuo che riconnetta visivamente e fisicamente le zone storiche con il mare. Una “ferita urbana” simbolica ma carica di significato, pensata per restituire spazio pubblico, luce e visuali alla città, senza compromettere i diritti dei proprietari, grazie a una riprogettazione dei volumi ai piani superiori.
Il progetto nasce dall’esperienza diretta dei due architetti sul campo e da una lunga collaborazione iniziata durante gli studi all’Università di Malta. Andreas, con una formazione in ingegneria strutturale, e Nigel, esperto in pianificazione urbana, uniscono le loro competenze per affrontare le sfide della crescita urbana con uno sguardo condiviso: rigenerare il costruito, senza dimenticare il contesto e la memoria dei luoghi.

La loro partecipazione alla Biennale non è solo un traguardo personale, ma anche un’occasione per portare Malta al centro del dibattito internazionale sull’architettura e sulla sostenibilità urbana. “Non offriamo una soluzione definitiva,” spiegano, “ma un invito alla discussione: sulla politica urbana, sullo spazio collettivo, sulla possibilità di cambiare rotta.” La Biennale di Venezia rappresenta così una vetrina eccezionale per CUT, ma anche il